Da quasi sessant'anni al centro dell'industria della musica e dell'intrattenimento, la voce di Justin Hayward è stata ascoltata in tutto il mondo. Conosciuto principalmente come cantante, chitarrista solista e compositore dei Moody Blues, il suo è un talento puro.
Nato e cresciuto a Swindon in Inghilterra , l'interesse di Justin per la musica è iniziato a cinque anni quando suo nonno gli ha lasciato in eredità la sua vasta collezione di registrazioni a 78 giri. "Mi ha aperto un mondo di immaginazione", dice Justin. Dopo aver imparato da solo a suonare l'ukulele, passò presto alla chitarra e fin dalla prima adolescenza ha suonato in gruppi locali. Come lui stesso ripete spesso, molta influenza ebbe su di lui la musica di Buddy Holly.
Dopo aver lasciato la scuola a 17 anni, ha risposto ad un annuncio sul giornale Melody Maker e ha fatto un'audizione con successo per l'eroe del rock and roll britannico Marty Wilde. "Ho ottenuto il lavoro suonando la chitarra per Marty - è stato un sogno diventato realtà per me". Justin attribuisce a Marty il merito di averlo incoraggiato a diventare un cantautore; ha fatto diverse registrazioni con "Wilde Three" di Marty ed è anche apparso con loro al London Palladium. Con Marty Wilde incise 2 singoli nel 1965 come chitarrista e seconda voce.
Dopo aver iniziato a lavorare come cantautore con un paio di singoli da solista, si è unito ai Moody Blues nell'estate del 1966. Arrivó ai Moodies dopo un’audizione fallita con gli Animals (E. Burdon comunque lo consiglió vivamente a Pinder). Come autore con i Moody Blues esordì con il singolo "Fly Me High", cui han fatto seguito i classici "Nights in White Satin" e "Tuesday Afternoon" dall'album "Days of Future Passed". Questo album è stato uno dei primissimi concept della storia, con l’uso del mellotron è considerato l’inizio della musica progressive, ed è che è stato più di cento settimane nella Billboard top 100 tra il 1968 e il 1973, anche grazie ai due brani che furono trainanti in quanto pubblicati come singoli.
Days of future passed era uno degli album preferiti degli astronauti della NASA ed è stato portato a bordo della navetta spaziale Atlantis dal capo astronauta "Hoot" Gibson in molte missioni.
Justin ha creato altri classici successi: "Question", "The story in your eyes" (Top 10/20 in tutto il mondo), "Driftwood", "The other side of life" (entrambe Top 60 di Billboard negli USA). E ancora "The Voice", "I Know You're Out There Somewhere" e "Your Wildest Dreams". Tali canzoni hanno sancito l'incredibile storia di successo dei Moody Blues , successo che continua ancora oggi.
Quando i Moody Blues si presero una pausa dal tour nel 1974, Justin lavorò, insieme a John Lodge, all'album "Blue Jays", seguito dal singolo di successo "Blue Guitar" (registrato con i membri dei 10cc). Sebbene i Moodies abbiano continuato a registrare e fare tournée ai massimi livelli, Justin ha anche trovato il tempo per creare diversi album da solista: "Songwriter", "Night Flight", "Moving Mountains", "Classic blue", "The View From the Hill" e " Spirit of the Western Sky".
Dimostrando di poter scrivere enormi successi al di fuori dei Moody Blues, Justin ha raggiunto la Top Ten a livello globale nel 1978 con "Forever Autumn", (cover di Osbourne e J. Wayne pubblicata 6 anni prima) inserita nell'album "War of the Worlds" di Jeff Wayne. Questo gli ha permesso di salire sul palco, per cinque anni, dal 2005 al 2010, come protagonista della spettacolare produzione live dell'opera. E' protagonista di War of The Worlds anche nelle più recenti edizioni dal 2022 o 2023.
Negli anni '80 è stato nominato membro della famosa "SODS" (The Society of Distinguished Songwriters) e nel 2012 è stato eletto "King SOD".
Nel 2005 gli è stato conferito il premio "The Golden Note" dall'ASCAP, il massimo riconoscimento per uno scrittore britannico. Nel 1974 e nel 2013 la Performing Rights Society nel Regno Unito gli ha conferito la sua seconda statua di Ivor Novello per "Outstanding Achievement".
Negli ultimi anni ha pubblicato album e DVD da solista e lavorato a molti progetti, registrando in Italia e Francia: “Trascorrere del tempo a fare musica in un bel posto con i tuoi amici è il sogno di ogni cantautore”.
Justin si è sempre prestato a collaborazioni: oltre al già citato "The war of the worlds", negli anni ‘70 ha preso parte al progetto "Flash Fearless Versus The Zorg Women" suonando la chitarra in 2 brani, al progetto "Mandalaband" di David Rohl, prestando la voce per il brano "Dawn of a new day", pubblicato come singolo. Negli anni '80, ha duettato con Marti Webb in "Unexpected song"e con Sally Oldfield in "Let it begin"; nei '90 con la Frankfurt Rock Orchestra, cantando 6 brani dei Moody Blues, con M. Batt reinterpretando una nuova Nights n white satin e quindi con Rick Wakeman prestando la voce per "Still water runs deep". Nei 2003/2007 ha collaborato ai 2 dischi celtici di Alan Simon prestando la voce in 3 brani.
Il suo ultimo album "Spirits Of The Western Sky'" del 2013, è stato seguito da diversi tour da solista, e più recentemente il DVD 'Live in concert' 'Spirits... Live', ha raggiunto la prima posizione nella classifica Billboard Video. “I miei tour acustici da solista danno il perfetto equilibrio alla grande produzione dei concerti Moody Blues. Sono fortunato ad avere entrambi”.
L'album "All the way" del 2016 che contiene i rifacimenti (registrati in Liguria) di "The story in your eyes" con un quartetto d'archi italiano, e di "Gipsy", oltre al singolo "The wind of heaven". Al momento, ultime sue produzioni solo digitale, i singoli "One summer day" e "Living for love" del 2022.
“Finora ho passato la maggior parte della mia vita in viaggio”, dice Justin. “Suonare dal vivo e creare un piccolo pezzo di magia in una stanza è come una droga per me, a cui non voglio mai rinunciare”. Il suo è un talento che ha fatto da colonna sonora a più di una generazione e ha creato un'eredità che non finirà mai.