I 7 Classici
Nel 1966 Danny Laine e Clint Warwick vengono sostituiti dal magico Justin Hayward e John Lodge. Da questo momento i Moody Blues acquisiscono il loro inconfondibile stile.
Il loro primo album, Days of Future Passed, é subito un grande successo internazionale. Si tratta di un primo, riuscitissimo tentativo di coniugare la musica pop/rock con la musica sinfonica, sul filone intrapreso anche da altre band come i Procol Harum. E' ritenuto il primo album "Progressive" della storia e fu il primo a non avere la separazione dei solchi fra un brano e l'altro nel vinile. Il successo fu enorme e il singolo, Nights in White Satin, firmato da Justin Hayward, e' considerato ancora oggi come uno dei migliori pezzi mai scritti.
Ad accompagnare il gruppo e a curarne gli arrangiamenti, la London Festival Orchestra diretta da Peter Knight. E' il 1968 e da quell'anno al 1972 i Moody Blues sforneranno altri sei Long Playing che, con Days of future passed, vengono considerati dai "fans" i 7 classici:
Days of future passed (1967)
In search of the lost chord (1968)
On the threshold of a dream (1969)
To our children's, children's, childrens (1969)
A question of balance (1970)
Every good boy deserves favour (1971)
Seventh soujourn (1972)
Ed e' probabilmente in questi sette capolavori che i Moody Blues hanno dato il loro meglio. Chiunque si occupi di musica pop/rock non puo' non avere, nella propria discoteca, questi splendidi LP.
Nel 1972 il gruppo si scioglie ed ognuno dei membri tenta la carriera solista. In questa fase ci si rende conto che il fenomeno Moody Blues va aldilà della somma delle capacità dei singoli individui. Nessuno dei pur interessanti tentativi fatti ha infatti dato i risultati che solo tutti insieme questi artisti sono riusciti a conseguire. Unica eccezione forse "Blue Jays" il bell'album, uscito nel 1975, di Justin Hayward e John Lodge.
Con grande entusiasmo dei loro fans, nel 1978 vi e' la riunione, anche se, dopo avere inciso il loro ottavo album "Octave", Mike Pinder, tastierista, abbandona definitivamente il gruppo. L'assenza di Pinder si farà sentire per tutto il resto della loro produzione ed il sogno, di molti fans, di poterlo un giorno riavere ricreando la formazione dei mitici sette classici, non si è purtroppomai realizzato. Mike venne sostituito da Patrick Moraz, già componente degli "Yes".
Il livello qualitativo delle loro opere, pur rimanedo di buon livello, non e' pero' più riuscito a raggiungere i risultati di assoluta grandezza del passato. Ciò nonostante anche i più recenti album dei Moody Blues contengono momenti di grande piacevolezza e di intensa melodia, anche se intercalati, più spesso che in passato, da pezzi più rock e duri. Con "Sur la mer" del 1989 anche Patrick Moraz, a causa di problemi contrattuali e senza grandi rimpianti, lascia il gruppo.
Diverse sono state le collaborazioni di Justin Hayward con altri artisti: in particolare ricordiamo come Justin abbia interpretato il principale ruolo musicale nella bellissima opera rock di Jeff Wayne "La Guerra dei Mondi", ispirata al classico di H.G. Wells.
Un'altra interessante collaborazione di Justin Hayward è quella nell'album "Eye of Wendor" dei Mandalaband.
I Moody Blues hanno inoltre contribuito alla compilation "GloryLand" uscita in occasione dei campionati di calcio USA '94 con uno splendido pezzo intitolato "This is the moment".